Stretto tra due ripide colline terrazzate che scendono al mare in ripide balze, l’antico borgo di Riomaggiore, colpisce il visitatore con le sue case costruite in verticale e deliziosamente colorate, mentre passeggiando tra i vicoli, le volte e le scale del borgo, si resta affascinati dall’alternarsi di luci ed ombre. Tutte le abitazioni hanno due entrate: una sulla facciata a livello del vicolo, l’altra sul retro all’altezza della strada superiore, struttura che, nel 1500 garantiva una via di fuga in caso di attacco da parte dei saraceni. Le prime notizie sul territorio di Riomaggiore risalgono al 1239, quando i popoli del distretto di Carpena giurarono fedeltà alla Compagnia genovese, e a quando nel 1251, gli abitanti delle piccole frazioni a mezza costa di Casen, Cacinagora, Saricò e Lemen decisero di confluire alla foce del “rio” e fondare Riomaggiore.
Nell’ottocento, il paese allora abitato da circa 3000 persone, incantò il pittore fiorentino Telemaco Signorini, esponente di spicco della corrente dei macchiaioli. Quanto fosse affascinato da questo borgo lo si vede nei suoi quadri, in cui ha ritratto gli scuri e tenebrosi angoli più nascosto dei vicoli, i chiaroscuri degli slarghi e le ombre delle scalinate. Nella parte alta del paese si può visitare la chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel 1340 a pianta basilicale, con pilastri in stili diversi, le due porte gotiche e lo splendido rosone quattrocentesco. Nel borgo meritano una sosta l’oratorio di Santa Maria Assunta del 1500, l’oratorio di Sant’Antonio Abate e l’oratorio di San Rocco.
La marina è avvolta dalle schiere di case medievali, fondate sugli archi in pietra dei vecchi magazzini per il vino, che si arrampicano sul pendio fino al castello, che domina il paese. Da lì si parte per escursioni subacquee nel limpido mare della Riserva Marina.
Sulla collina si erge il santuario mariano di Montenero, facilmente raggiungibile da Riomaggiore attraverso numerosi sentieri. E’ un punto panoramico straordinario: nelle giornate limpide, all’orizzonte, sembrano emergere dal mare le isole toscane e la Corsica.
Da Riomaggiore a Manarola corre la Via dell’Amore, passeggiata romantica incisa e scavata nella roccia, a picco sul mare: finestra naturale per godere tramonti e cieli stellati indimenticabili.
Nell’ottocento, il paese allora abitato da circa 3000 persone, incantò il pittore fiorentino Telemaco Signorini, esponente di spicco della corrente dei macchiaioli. Quanto fosse affascinato da questo borgo lo si vede nei suoi quadri, in cui ha ritratto gli scuri e tenebrosi angoli più nascosto dei vicoli, i chiaroscuri degli slarghi e le ombre delle scalinate. Nella parte alta del paese si può visitare la chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel 1340 a pianta basilicale, con pilastri in stili diversi, le due porte gotiche e lo splendido rosone quattrocentesco. Nel borgo meritano una sosta l’oratorio di Santa Maria Assunta del 1500, l’oratorio di Sant’Antonio Abate e l’oratorio di San Rocco.
La marina è avvolta dalle schiere di case medievali, fondate sugli archi in pietra dei vecchi magazzini per il vino, che si arrampicano sul pendio fino al castello, che domina il paese. Da lì si parte per escursioni subacquee nel limpido mare della Riserva Marina.
Sulla collina si erge il santuario mariano di Montenero, facilmente raggiungibile da Riomaggiore attraverso numerosi sentieri. E’ un punto panoramico straordinario: nelle giornate limpide, all’orizzonte, sembrano emergere dal mare le isole toscane e la Corsica.
Da Riomaggiore a Manarola corre la Via dell’Amore, passeggiata romantica incisa e scavata nella roccia, a picco sul mare: finestra naturale per godere tramonti e cieli stellati indimenticabili.